giovedì 15 gennaio 2009

Licenziamento: disgrazia o opportunità?

Oggi per l'ennesima volta negli ultimi 10 anni, la mia azienda ha annunciato che ci saranno a breve una serie di licenziamenti che ridurranno la forza lavoro del 15%.
Come se non bastasse, ai fortunati rimasti verrà ridotto lo stipendio del 10%.
Questo per contrastare la crisi economica che ha colpito il mondo intero e far rimanere in piedi anche se barcollante l'azienda.
Da un po' di tempo ormai ho capito che preoccuparsi e stare male per la paura di essere licenziati non ha molto senso. Per due ragioni: la prima è che non posso proprio fare nulla di concreto per salvarmi il posto di lavoro se non continuare come negli ultimi 10 anni a svolgere i miei compiti con dedizione e impegno. Ma anche questo non ha aiutato numerosi colleghi più in gamba di me che sono comunque stati messi alla porta. La seconda è che tutte le preoccupazioni che mi hanno afflitto in tutto questo tempo si sono rilevate inutili e dannosissime per la mia salute fisica e mentale. In fondo nonostante la paura e l'ansia, sono ancora qui!!!
Confucio diceva (era lui?): "Se c'è una soluzione perché arrabbiarsi. Se non c'è una soluzione, perché arrabbiarsi?"
E' umano però fare un pensierino su cosa farei in caso tale ipotesi si verificasse. E udite udite, io ho pensato che potrebbe essere l'occasione giusta per passare un bel mesetto a New York!!!
In fondo licenziandomi mi darebbero un "bonus" (chiamiamolo così) che mi dovrebbe permettere di avere lo stesso stipendio (più o meno) di adesso per circa un anno, un anno e mezzo e potrei proprio provare a vivere nella Grande Mela e vedere che succede...
E sicuramente avrei modo di capire cosa voglio, o almeno di avere le idee più chiare e di scrivere tanto perché avrei parecchio tempo libero...
Potrebbe proprio essere il modo di trasformare una disgrazia in un'opportunità e magari di trasformare la mia vita in un qualcosa di più simile a ciò che desidero.

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