sabato 17 gennaio 2009

Amsterdam: poche aspettative, grande sorpresa.

Funziona sempre così, quando ti aspetti poco da un viaggio ricevi delle grandi sorprese.
Ed è così, che abbiamo cominciato l’anno partendo la sera del 1 Gennaio con destinazione Amsterdam.
Per quello che mi riguarda, aspettando di trovarmi in una gelida città nordica, dedita al vizio e alla lussuria, con l’unico obiettivo di mettere un’altra tacca al passaporto e una puntina in più sulla cartina geografica. Ma anche di visitare il Museo Van Gogh.
Io che maniaca delle guide turistiche, parto sempre con una lunga lista di posti da vedere e musei da visitare sempre in corsa contro il tempo per essere sicura di non perdermi niente (perché chi può dirlo se mai tornerò di nuovo lì?), non mi aspettavo davvero nulla da questo viaggio.
E invece tutte le mie stupide idee preconcette da vera bacchettona italiana (io che mi vantavo di non esserlo, ma si vede che ci entra nel sangue per osmosi), sono crollate solo passeggiando per la città.
Una bella città, grande (o piccola dipende dai punti di vista) al punto giusto, a misura d’uomo dove ci sono più biciclette che macchine (che meraviglia) dove persino i tram sono silenziosissimi.
Se non fosse per il clima che a Gennaio non mi è esattamente congeniale, si può tranquillamente girarla tutta a piedi o imitare gli indigeni che seguaci di Pantani sfrecciano sulle loro biciclette sulle onnipresenti piste ciclabili.
Se posso dare un consiglio, fate attenzioni proprio ai ciclisti!!! Corrono come disperati...ma soprattutto vi investono!!!
Ho una predilezione per le città “sull’acqua” e Amsterdam con i suoi canali navigabili non fa certo eccezione. Ed in effetti cenare a lume di candela a bordo dei tipici barconi mentre navigano fra un canale e l’altro è davvero una bellissima opportunità per visitare la città in modo diverso e romantico. E anche di sbirciare nelle famose “houseboat” attraccate lungo i canali dal momento che gli olandesi non amano le tende ed è quindi impossibile che non far cadere l’occhio trasformandoti in un guardone!!!
Quello che colpisce maggiormente però è la coesistenza e convivenza di persone provenienti da ogni dove, chiese di diverso credo, luoghi di cultura, coffeshop e quartiere a luci rosse. Senza che questo scandalizzi nessuno. Senza morbosità o falsi moralismi.
Nel complesso una città che mi ha conquistato perché sembra essere un posto in cui vivere con ritmi un po' più sostenibili, ma soprattutto un posto in cui regna sovrana la tolleranza.
E scusate se è poco...

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