giovedì 27 novembre 2008

L'insegnante di astinenza sessuale di Tom Perrotta

La critica dice:
Al cuore di questo romanzo che il New York Times ha messo tra i cento migliori del 2007, c’è lo scontro più che mai attuale ovunque nel mondo tra libertà sessuale e civile e oscurantismo “religioso”. Su Stonewood Heights, cittadina della provincia americana, imperversano i venti dell’intransigenza religiosa e del moralismo bigotto che spirano dal Tabernacolo, la nuova comunità cristiana guidata dalla magnetica figura del pastore Dennis. Il primo edificio che minaccia di crollare a causa di questa bufera è la vita di Ruth Ramsey, l’insegnante di educazione sessuale del liceo locale, che vede la sua professione e la sua condizione di madre divorziata prese d’assalto dai “soldati” di un Dio al quale lei non riesce a credere, il Dio «del partito repubblicano, il Dio della guerra e dell’astinenza, della vergogna e dell’ignoranza». Ma questo è anche il Dio di Tim Mason, allenatore della squadra di calcio femminile in cui gioca la figlia di Ruth. Grazie al Tabernacolo e alla rinascita in Cristo, Tim è riuscito a venir fuori da un passato di droga e perdizione, ha superato il divorzio e la dissolutezza, ha cominciato una nuova vita. Tra Tim e Ruth che, nonostante l’opposta militanza politica e civile, hanno tante cose in comune (per esempio, un passato ribelle), nasce un’attrazione e dalle loro vicissitudini emerge un vivido ritratto di quel fatale momento in cui il sogno americano si trasforma in fanatismo.

PrinciSpessa dice:
Un romanzo carino e scritto molto bene, ma che certamente non metterei tra i primi cento romanzi della mia vita.
L'autore è indubbiamente molto bravo a dipingere uno spaccato della società medio borghese americana e a sfruttare l'argomento attualissimo della religione portata all'estremo fino al completo controllo della vita altrui.
Per esperienza personale posso dire che il racconto è assolutamente attinente alla inquietante realtà, ma per fortuna si chiude con un finale che lascia aperta la porta alla speranza per un futuro fatto di persone che ragionano con la propria testa e che pensano alla religione solo come una questione strettamente personale.

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