"Eccomi qui, di ritorno dal Caribe, bella abbronzata e rilassata.
Il viaggio a Cuba è stata un’esperienza affascinante, a tratti surreale. Un veloce passaggio in un microcosmo fermo nel tempo dove la musica, le chiacchere e il calore della gente regnano sovrani.
Dove si è sorridenti con poco perché tutto è ridotto all’essenziale ma dove si trova sempre il tempo per far due chiacchere con il vicino o anche con un turista per strada.
Nella testa mi restano i ricordi dei volti dei bambini splendidi, delle bimbe con i capelli agghindati, della sedicenne che faceva il suo debutto in società e si faceva fotografare anche da noi sconosciuti regalandoci imbarazzati sorrisi. Della gratitudine della gente anche solo per un “pesito” regalato, e del colore del mare splendido, ma anche del temporale tropicale che ci ha colto a zonzo per Santa Clara. Dell’umidità che ti appiccica i vestiti addosso, della pausa mojito alla Bodeguita del Medio per rinfresarsi un po’, delle chiacchere mezze in spagnolo e mezze in inglese fatte con gli “autostoppisti”.
Soprattutto mi rimane la piacevole sensazione di aver superato il limite della paura che un po’ ti prende quando viaggi in un paese tanto diverso dal tuo. Quando apri la mente e riesci a vedere oltre. Quando ti rilassi e ti fermi a parlare con la gente. Quando capisci che la prudenza è un’ancora ma la paura e i pregiudizi sono una zavorra.
E alla fine torni a casa, alla tua vita. L’abbronzatura sbiadisce, e la vacanza ti sembra lontanissima. Ma hai un sacco di foto in più e un’esperienza che ti scalda il cuore".